martedì 26 novembre 2013

MINTURNO(LT),Corruzione e dintorni con la Fondazione Antonino Caponnetto

Si sposta sugli effetti prodotti sulla società dal fenomeno corruttivo, nonché le conseguenze in termini di costi economici e penali, l’attenzione degli studenti del Liceo Scientifico L.B. Alberti di Minturno, che giovedì 28 novembre 2013 dalle ore 9:30 saranno protagonisti dell’incontro “Corruzione, conoscerla per contrastarla”, che apre, di fatto, un percorso didattico e informativo, che permetterà di approfondire le diverse pieghe del fenomeno corruttivo che attanagliano la società italiana.
Ad ideare il progetto i presìdi romani di “Libertà e Giustizia” e “Anm”, che hanno coinvolto numerose classi del Liceo nel percorso virtuoso, che si inaugurerà giovedì, con l’incontro, organizzato dalla Fondazione Antonino Caponnetto, ma che durerà sino a maggio, quando gli studenti, dopo aver studiato il territorio, avranno anche acquisto una approfondita conoscenza del fenomeno, avendone potuto apprezzare, anche le differenze, in termini di corruzione percepita e reale. Diversi i relatori coinvolti nell’incontro di giovedì. Ad aprire l’evento il preside dell’istituto, Amato Polidoro, che ha abbracciato con entusiasmo il progetto, cui seguiranno il sen. Lorenzo Diana, coordinatore della “Rete per la Legalità”, nonché direttore del CAAN, acronimo per Centro Agroalimentare Napoli, da anni impegnato nel contrasto alle diversificate forme di illegalità sul territorio, nonché Paolo Di Francia, vice questore di Formia, e il tenente Silverio Papis, che rappresenteranno rispettivamente il Questore di Latina, Alberto Intini e il Comandate provinciale della Guardia di Finanza, Giovanni Reccia. Questi ultimi, forti dell’esperienza maturata, offriranno un quadro approfondito della normativa italiana, nonché spunti concreti per permettere agli studenti di confrontarsi direttamente con la corruzione, male endemico, ma non inattaccabile.

La Regione Lazio sostiene il settore della pesca

La Regione Lazio sostiene il settore della pesca Sono stati stanziati 900 mila euro di fondi dall’Europa UNA OPPORTUNITA’ PER IL GOLFO E LE ISOLE I finanziamenti sono dedicati a tre diverse attività: - l’installazione di barriere artificiali acquatiche; - il recupero degli ecosistemi delle acque; - il miglioramento ambientale dei siti che fanno parte della rete ecologica europea Natura 2000. “Si tratta di un segnale di grande attenzione della Regione Lazio per il settore della pesca e per le sue potenzialità economiche”, ha detto Sonia Ricci, Assessore all’Agricoltura, caccia e pesca. Quello delle barriere artificiali è un pilastro portante dell’economia del mare e dell’equilibrio dell’ecosistema marino. Sono anni che pubblicano bandi al riguardo, ma nessuno dei Comuni del Golfo ha mai presentato un progetto unitario in grado di accrescere le aree di tutela e di ripopolamento. Le barriere sommerse rappresentano altresì un importante deterrente contro la pesca illegale. Proviamo poi a considerare le visite dei diving, il turismo legato alla valorizzazione del pescato, il fresco in tavola, e la creazione di un marchio del Golfo, con tutti i prodotti della cosiddetta “Blue Economy”. Si tratta della misura 3.2 “Misure intese a preservare e sviluppare la fauna e la flora acquatiche” , un punto importante dal quale ripartire per alimentare una risorsa, il mare, prendendocene cura e proteggendolo. La Regione ha inoltre finanziato con 765mila euro progetti per la tutela dell’anguilla, per il miglioramento ambientale del lago salmastro di Sabaudia e per rilanciare e valorizzare la costa del territorio di San Felice Circeo. Ognuno può fare la propria parte, evitando di stare sempre a recriminare che i fondi sono pochi. Una volta iniziata l’opera, se tutto verrà fatto con professionalità e coscienza, si potranno senza dubbio recuperare altre risorse. Erminio Di Nora