sabato 18 gennaio 2014

Mondragone(CE), si promuove gratuitamente attività sportiva


Un’ulteriore obiettivo è stato raggiunto dall'assessorato alle politiche sociali e dall’assessorato allo sport, guidati rispettivamente dalla Dott.ssa Anna Barbato e dal Dott. Salvatore Pacifico. Presso il Comune di Mondragone è prevista la possibilità d’iscriversi e frequentare gratuitamente associazioni sportive che utilizzino le diverse palestre scolastiche pubbliche per svolgere attività sportiva. L’accesso a tale agevolazione è condizionata dal possesso di determinati requisiti. Per ogni associazione sportiva, l’Ente ha messo a disposizione di ognuna di esse 20 iscrizioni gratuite. Di tali agevolazioni ne potranno usufruire  i minori tra i 6 e 16 anni, appartenenti a nuclei familiari in condizioni di indigenza economica, che pratichino le seguenti discipline sportive: calcio, basket, pallavolo. Per le associazioni sportive che pratichino la disciplina delle arti marziali sono previste iscrizioni gratuite per 5 minori. Tale iniziativa intrapresa dall’Ente avrà la durata di un anno. Il modello per compilare la domanda di partecipazione è disponibile presso la Mediateca Comunale o l’Ufficio Scuola, presso il palazzo Bencivenga - Biondani in via della Rifiorita. A breve sarà affisso un bando pubblico anche presso il Municipio dove saranno indicate tutte le modalità necessarie. “Come assessore alle politiche sociali di questo Comune del litorale domitio - dichiara Anna Barbato – sento, con l’ausilio dell’assessore Pacifico, di dover valorizzare il significato dello sport all’interno della comunità. Lo sport è una grande lezione, una continua e meravigliosa palestra di valori, è un impulso di libertà, di vita. Imparare a condividere un progetto col prossimo o confrontarsi con i propri limiti senza aver paura della competizione è un grande momento per la crescita dei nostri ragazzi. 



E’ un’occasione questa anche per scoprire talenti, potenzialità di se stessi e  togliere al grigiore della “strada” quei tanti ragazzi che non riescono a trovare un’alternativa al proprio tempo, che vivono i disagi comuni dell’indigenza economica. Ho sempre pensato che l’Ente debba in tutti i modi cercare di stare vicino a queste situazioni e combatterle con scelte di campo come queste, offrendosi da spalla a quelle famiglie che frazionano fin troppo il reddito per cercare di sopravvivere a questi momenti difficili”.

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