A Rocca Massima
70° ANNIVERSARIO DI EL ALAMEIN
Nelle manifestazioni estive di cui è ricco il calendario di Rocca Massima, si nota una unione di eventi culturali e di occasioni di divertimento’ in modo da rilassare il fisico e nutrire nello stesso tempo lo spirito ed il pensiero. Anche l’Associazione Culturale “Mons. Centra” ha dato il suo contributo seguendo questo criterio: con la cerimonia di premiazione del “Premio Goccia d’Oro” alla sua decima edizione, con la presentazione di due libri e con il ricordo del 70° anniversario di El Alamein, il 28 agosto, mediante l’incontro con uno dei pochi superstiti di quella famosa battaglia: il s. ten. Luigi Cicatelli. Si è trattato di un incontro cordialissimo, preceduto da un breve intervento di Remo Del Ferraro che ha illustrato la situazione storico-geografica e politica al momento della battaglia; ha pure accennato alla discussione in atto fra gli storici se le battaglie furono due o tre. Il sig. Luigi Cicatelli ha precisato che gli scontri furono anche più di tre e che vengono ricordati in modo particolare i seguenti: 1-27 luglio 1942 (le truppe dell’Asse fanno una manovra in profondità fino al 14 e poi vengono fermati); 30 agosto - 5 settembre 1942 (Rommel fa una manovra di aggiramento fino ad El Halfa, ma poi viene respinto);
23 ottobre- 6 novembre 1942(le truppe dell’Asse vengono sconfitte).
Il sig. Cicatelli era lì e, ad un pubblico attentissimo, ha raccontato i fatti come furono vissuti da lui, sottotenente dell’artiglieria antiaerea italiana. A ciò che si riferisce strettamente alle battaglie, specialmente alla terza, egli ha aggiunto anche gli eventi successivi della prigionia, prima sotto gli Inglesi, poi sotto gli Americani (sbarco in Normandia) e infine in Francia a Reims: cinque anni
intensissimi di emozioni, di pericoli, di esperienze spesso tragiche. Malgrado l’età il sig. Cicatelli ha dimostrato una memoria eccezionale: ricorda benissimo le date, i nomi dei principali protagonisti, l’avvicendarsi dei comandanti, le circostanze anche piccole che però sono indice di un clima di trepidazione, di paura e di sofferenza… Circa la sconfitta che costò all’Asse Germania-Italia 30.543
uomini tra morti, feriti e dispersi, 34.000 prgionieri, la perdita di 450 carri armati e di circa 1.000 cannoni, egli ha affermato che fu dovuta soprattutto alla supremazia aerea degli Inglesi che potevano contare su oltre 1.000 aerei, alla scarsezza di rifornimenti (specialmente benzina e gasolio) per le truppe dell’Asse, a sabotaggi contro le nostre truppe, alle quali, come è scritto su una lapide,
“mancò la fortuna, non il valore”. Dopo l’intervento il sig. Luigi ha commentato una serie di foto (scannerizzate e proiettate da Giorgio Mattoccia) del Sacrario di El Alamein come è attualmente. Le foto furono fatte da lui sesso e da suoi amici in occasione del 62° anniversario (23 ottobre 2004), celebrato in loco. Oltre ai vari luoghi e aspetti del Sacrario in cui riposano 4.634 soldati italiani e 232 ascari, i cui resti furono raccolti dal Ten. Col. Paolo Caccia Dominioni per lungo tempo a cominciare dal 1948 in poi; è stato mostrato poi il rifugio di Rommel, le caratteristiche del suolo (la famosa quota 33)… le tracce romane nella zona…, aspetti attuali di Alessandria d’Egitto… L’incontro è riuscito non solo istruttivo, ma anche commovente sia per le vicende raccontate, e per le qualità della persona, sia anche per quanto ha voluto affermare a conclusione del suo intervento scritto: “Con profonda
commozione ricordo i miei compagni d’arme, meno fortunati, il sacrificio delle loro vite che noi dobbiamo cercare di testimoniare alle nuove generazioni le quali, forse, non sapranno mai comprendere appieno quei valori che noi abbiamo saputo realizzare e difendere, appunto
a costo, per molti, della loro giovane vita”.
Enrico Mattoccia